Il giglio


I gigli sono presenti anche da noi. Fra le specie locali ci sono il giglio martagone e il giglio rosso. Ma il più conosciuto è senza ombra di dubbio il giglio di Sant'Antonio, o giglio bianco, caratteristico dell'area mediterranea orientale. È una delle piante coltivate più antiche e la sua importanza è legata soprattutto ai significati che gli sono attribuiti in ambito religioso. Nel Cristianesimo, ad esempio, il giglio bianco è simbolo di castità e purezza.
Grazie all'intervento dell'essere umano, nel corso degli anni sono state create innumerevoli specie ibride che presentano molti vantaggi rispetto ai gigli selvatici, soprattutto in termini di vigore. Attualmente, le specie ibride registrate sono circa 10.000, divise in 8 gruppi: ci sono gli ibridi asiatici, gli ibridi del giglio martagone, gli ibridi a tromba e gli ibridi orientali, solo per citarne alcuni.
Volete coltivare gigli anche nel vostro giardino? Non c'è problema.
I gigli arricchiscono i giardini della magia della loro splendida fioritura e del loro profumo. Perché quindi non dovrebbero esserci nel vostro giardino? Al contrario, non possono mancare! Scegliete i gigli che preferite e piantateli nelle aiuole delle piante perenni. Assicuratevi di piantarli fra piante più basse di loro. Perché? I gigli amano un fondo ombreggiato! Ma anche se non avete un giardino, non dovete rinunciare alle loro belle fioriture. I gigli possono essere coltivati anche in vaso, sebbene in tal caso una buona concimazione sia essenziale. Programmate la messa a dimora dei gigli per l'autunno e nel frattempo date un'occhiata alle meravigliose specie ibride e agli stupendi gigli selvatici che si trovano in commercio.
