Le dalie

02/10/2023
I Giardini di Castel Trauttmansdorff
La loro infinita varietà non ha eguali: possono essere nane o a collaretto, a fior d'anemone o cactus, pompon o a palla.
Sono piante dalla generosa fioritura e si possono coltivare singole o a siepe, con fioriture che regalano vivacità dall'estate fino al tardo autunno.

Le dalie, che portano il nome del botanico svedese Andreas Dahl (1751-1789), sono originarie del Messico e in parte del Guatemala, dove si contano poco più di 40 specie selvatiche. Crescono soprattutto nelle regioni montuose, spesso lungo ripidi pendii e talvolta fino al di sopra dei 3.000 metri sul livello del mare. Da queste specie spontanee, negli ultimi due secoli, sono state create più di 50.000 varietà che si distinguono in base alle innumerevoli forme e colori dei fiori e presentano inoltre combinazioni cromatiche del tutto nuove, tra cui numerose varietà ambite dai collezionisti. La loro altezza può variare dai 20 centimetri delle dalie nane o mignon, che si prestano anche alla coltivazione in vaso sul balcone, ai 150 centimetri della gran parte delle varietà e fino ai 6 metri delle gigantesche dalie arboree con fusto lignificato.

Esposizione:

da soleggiato a mezz'ombra

Irrigazione:

da media a elevata

Rusticità:

non tollerano le gelate

Altezza:

da 20 a 150 cm

Epoca di fioritura/di attrattività:

VI, fino alle prime gelate

Una magnifica fioritura

Ad eccezione dei toni del blu, i fiori delle dalie sfoggiano tutte le tonalità possibili di bianco, giallo, arancione, rosso, rosa, lilla, viola e possono essere anche variopinte. Quello che all'apparenza è un fiore singolo, in realtà dal punto di vista botanico è un'infiorescenza composta da tanti piccoli fiori riuniti in un "capolino" (caratteristica delle Composite o Asteraceae). Al centro si trovano i fiori tubulosi del disco, dai quali sporge lo stigma, circondati dai decorativi fiori del raggio (fiori ligulati). Questi ultimi si occupano, per così dire, della "promozione" e si fanno belli e appariscenti per attirare gli insetti impollinatori. Nelle dalie a capolino semplice i fiori del disco sono chiaramente visibili. Nelle varietà a capolino pieno i fiori ligulati sono così fitti che il disco non è visibile. Sono particolarmente attrattivi ma in realtà raramente offrono nutrimento agli in-setti.

Esposizione e cure colturali

Le dalie amano un'esposizione a pieno sole ma sopportano anche la mezz’ombra. Prediligono terreni ricchi di humus, leggeri e arieggiati, e apprezzano una concimazione organica in primavera dopo la germogliazione e in estate. Dopo le ultime gelate primaverili possono essere messe a dimora in giardino. Per avere una fioritura più precoce, si procede prima con una messa a dimora in vaso. Le dalie necessitano di un'irrigazione da media a elevata. Si consiglia di adottare un sistema a goccia, onde evitare di innaffiare le foglie, sensibili all'attacco dei funghi. Tra le possibili malattie fungine ricordiamo l'alternaria, il marciume secco e la muffa grigia (o botrite). Occasionalmente anche l'oidio può causare problemi, in questo caso sin dalla prima infezione si deve intervenire trattando con lievito (bicarbonato di sodio) dopo ogni pioggia. Le lumache possono essere allontanate con fertilizzante a base di acido citrico e spruzzando estratto di epatica. I parassiti più comuni delle dalie sono: afidi, cimici, nottue, forbicine, ragnetti rossi e acari tarsonemidi.

Svernamento

Le dalie sono piante tuberose. Durante la fase vegetativa parte delle radici sviluppa tuberi allungati, in cui la pianta immagazzina le sostanze nutritive necessarie per i nuovi germogli. In Messico, durante la stagione secca che va da novembre ad aprile, le dalie svolgono il riposo vegetativo e con l'arrivo della stagione delle piogge dai tuberi gettano i nuovi germogli. In gran parte d'Europa l'inverno è troppo freddo per offrire le stesse condizioni, ragion per cui il riposo vegetativo dei tuberi di dalia deve essere svolto in luogo riparato. Appena le prime gelate iniziano a danneggiare la parte aerea della pianta, si interviene tagliando gli steli fino a 10 centimetri di altezza. Si dissotterrano i tuberi, si puliscono dalla terra e si ripongono a svernare in luogo buio, fresco e asciutto, evitando così che possano marcire. È importante maneggiare con cura i tuberi per non danneggiare le gemme dei futuri germogli tra gli steli.

Impiego

I fiori e i tuberi delle dalie sono commestibili. I petali sono ottimi per insaporire e colorare le insalate, il loro gusto dipende dalla varietà. I tuberi si possono pelare e cucinare come le patate. Hanno un sapore che ricorda il finocchio e il sedano ma anche la scorzonera, l'asparago e il cavolo rapa. Più a lungo si conservano, più dolci diventano, poiché l'inulina che contengono si trasforma in fruttosio.